Dopo diversi mesi di utilizzo quotidiano, è tempo di tirare le somme sul Chuwi CoreBook X con Intel Core i5, un portatile che al suo lancio aveva destato molto interesse per il suo rapporto qualità-prezzo e le specifiche di buon livello.
Espandibilità: un punto di forza raro
Uno degli aspetti più positivi emersi nell’uso prolungato riguarda la ram espandibile fino a 64 GB. L’operazione di upgrade è estremamente semplice e le Crucial vendute su Amazon sono risultate pienamente compatibili con la macchina. Questo rende il CoreBook X una scelta interessante anche per chi ha necessità professionali più avanzate, come sviluppo software, editing leggero o multitasking spinto. Discorso analogo per l’SSD, facilmente sostituibile senza complicazioni: basta aprire la scocca con le sue viti ed è possibile montare un’unità più capiente e performante. Un dettaglio che lo distingue rispetto a molti notebook sottili della stessa fascia di prezzo, spesso blindati lato upgrade.
Prestazioni convincenti
Sul fronte delle performance, l’Intel Core i5 si conferma una garanzia. Le attività quotidiane come navigazione, lavoro d’ufficio, streaming e gestione di applicazioni multiple scorrono senza incertezze. Anche in ambiti un po’ più impegnativi il CoreBook X mantiene una reattività molto buona, soprattutto se potenziato con più RAM e un SSD veloce.
Il grande difetto: la batteria
Se c’è però un neo enorme che si fa sentire già dopo poche settimane, è l’autonomia. La batteria del CoreBook X dura davvero poco, spesso costringendo l’utente a portarsi sempre dietro l’alimentatore. In mobilità questo è un limite pesante, che rischia di vanificare gran parte dei vantaggi offerti dal notebook.
Conclusioni
Il Chuwi CoreBook X i5 è un portatile con un potenziale enorme: prestazioni ottime, hardware facilmente aggiornabile e una filosofia di design aperta all’utente che vuole tenere il notebook al passo con le proprie esigenze. Tuttavia, la batteria insufficiente rimane il vero tallone d’Achille, e obbliga a chiedersi se la portabilità non sia sacrificata troppo a favore del resto. Per chi lavora spesso collegato alla presa di corrente, rimane comunque una soluzione dall’ottimo rapporto qualità-prezzo, in grado di superare anche notebook più blasonati della stessa fascia.
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