Novembre 6, 2025

Il server del Rabbit R1 ha recentemente affrontato una delle crisi più delicate dalla nascita del dispositivo: una grave vulnerabilità di sicurezza ha causato interruzioni e forte preoccupazione tra gli utenti, con effetti diretti sull’accessibilità ai servizi AI e sulla gestione dei dati personali.

Vulnerabilità critica: fuga di API key

Nel giugno 2025, il team di Rabbitude ha scoperto che nel codice sorgente del Rabbit R1 erano presenti diverse API key critiche in chiaro, accessibili a chiunque fosse in grado di eseguire un’analisi del firmware. Queste chiavi, una volta pubbliche, hanno messo a rischio tutti i servizi connessi: dal text-to-speech (ElevenLabs), allo speech-to-text (Azure), alle integrazioni con Yelp e Google Maps, fino alle risposte AI fornite agli utenti. Oltre al rischio di accesso ai dati personali archiviati sul dispositivo, era tecnicamente possibile manipolare la voce dell’assistente, resettare o anche bloccare i Rabbit R1 da remoto.

Impatto sui servizi e risposta di Rabbit

La reazione di Rabbit è stata immediata, ma non priva di conseguenze: la revoca forzata e repentina delle API di ElevenLabs, per esempio, ha causato malfunzionamenti temporanei sulle funzioni vocali di tutti i dispositivi già venduti. La società ha dichiarato di essere stata informata ufficialmente della falla il 25 giugno, avviando subito un’indagine e correggendo le principali vulnerabilità tramite una serie di aggiornamenti software. Al momento non ci sarebbero prove di fuga massiva di dati dei clienti, ma i controlli sulla sicurezza continuano e nuovi aggiornamenti sono stati promessi per recuperare la fiducia degli utenti.

Questioni irrisolte e nuovi aggiornamenti

Oltre al rischio legato alle API, è emerso che il Rabbit R1 aveva un sistema di tracciamento delle attività che archiviava localmente ogni interazione, incluse foto e video, senza offrire agli utenti alcun modo sicuro per cancellare i dati in caso di smarrimento del device. Per mitigare il rischio, Rabbit ha rilasciato un update urgente che introduce l’opzione per il ripristino dei dati di fabbrica e ha disattivato l’archiviazione locale non criptata delle attività degli utenti.

Stato attuale del server e suggerimenti agli utenti

Dopo questi interventi, i server del Rabbit R1 risultano di nuovo operativi, ma l’ecosistema resta monitorato per ulteriori tentativi di exploit o malfunzionamento. Si raccomanda agli utenti di aggiornare immediatamente i loro dispositivi all’ultima versione disponibile tramite la funzione OTA e di attivare tutte le opzioni di ripristino e cancellazione dati appena rese disponibili. In sintesi, il recente caso del Rabbit R1 evidenzia quanto la sicurezza software sia ancora un punto critico per i dispositivi AI emergenti e come la velocità di risposta alle vulnerabilità sia fondamentale per la fiducia degli utenti.

Aggiornamenti recenti Ottobre 2025

Da ieri primo ottobre i server sono di nuovo irraggiungibili rendendo il Rabbit R1 inutilizzabile ancora non sono chiare le cause si tratta di exploit oppure di un problema di gestione server oppure di altre cause? Seguite i prossimi articoli dove cercherò di spiegare le cause man mano che si hanno più informazioni.


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di Claudio Ferri

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