Il 21 febbraio intorno a mezzogiorno è previsto il rientro atmosferico del satellite europeo Ers-2 (European Remote Sensing 2) in caduta incontrollata sulla Terra. Le prime immagini dei suoi ruzzoloni spaziali sono state pubblicate, catturate dagli ‘occhi’ di altri satelliti della compagnia australiana Heo su incarico dell’Agenzia Spaziale Britannica, in collaborazione con l’Agenzia Spaziale Europea e altri partner internazionali per il monitoraggio dei detriti spaziali.
L’atto finale della missione di Ers-2 avviene con il rientro in atmosfera, previsto secondo le ultime proiezioni dell’Esa per le 16:41 in Italia, anche se la previsione definitiva viene costantemente aggiornata grazie ai nuovi dati raccolti. Attualmente, il margine di incertezza è di circa 12 ore.
Le immagini delle acrobazie di Ers-2 sono state registrate il 14, 28 e 29 gennaio, nonché il 3 febbraio, quando il satellite si trovava ancora a un’altitudine superiore ai 300 chilometri. Queste riprese sono state effettuate da altri satelliti in transito, rappresentando un nuovo approccio nel monitoraggio dei detriti spaziali per affinare le previsioni di rientro.
Al momento, il satellite Ers-2 si trova a un’altitudine di circa 200 chilometri, scendendo di oltre 10 chilometri al giorno con un aumento significativo della velocità. Si prevede che inizierà a frammentarsi quando raggiungerà un’altezza di circa 80 chilometri. Sebbene la maggior parte dei detriti brucerà in atmosfera, esiste la possibilità che alcune componenti di dimensioni maggiori, come il serbatoio e l’antenna principale, non si distruggano completamente. Tuttavia, l’Esa rassicura che i rischi associati alla caduta di tali detriti sono molto bassi.
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