Marzo 27, 2025

Premessa: se cercate un dispositivo per comunicare sui social, chattare, telefonare, condividere, rompere le scatole al prossimo e anche a voi stessi, il Rabbit R1 non fa per voi. Non è pensato per questo.

Se cercate un dispositivo già completamente funzionante in tutte le sue caratteristiche, lasciate perdere: non fa per voi. Questo spiega le recensioni negative su internet, che in parte comprendo.

Il Rabbit R1 non è per tutti: è molto innovativo, ma va capito e seguito nello sviluppo software in poche parole è molto “acerbo”.

Se invece cercate un assistente intelligente innovativo con cui comunicare sia vocalmente che testualmente, accrescere le vostre conoscenze e togliere qualche dubbio, oppure farvelo venire, e avete voglia di seguire la community del Rabbit R1 per proporre nuove idee e miglioramenti al software, allora è il dispositivo ideale.

Passiamo al dunque: il Rabbit R1 è esteticamente molto bello (almeno secondo la mia opinione) e molto compatto. Il suo funzionamento sembra simile a un walkie-talkie. Come produzione hardware e software, può essere assimilato alle radio 4G Zello (Android + app Zello), ma nel Rabbit R1 abbiamo Android + app Rabbit, non distribuita per smartphone a differenza di Zello. Inoltre, ha una fotocamera. A differenza dei walkie-talkie, invece di comunicare con una persona umana, si comunica con un’IA.

Funzionamento: dopo aver eseguito la procedura di attivazione del dispositivo, abbastanza semplice, abbiamo un’interfaccia web accessibile tramite computer e smartphone dove è possibile vedere tutte le interazioni che facciamo con il dispositivo, la lista dei comandi vocali impartiti, le foto, le note, ecc., e scaricare i file multimediali che creiamo. Questa funzione è molto particolare e non è presente in nessun altro dispositivo del genere, differenziandolo da qualsiasi altro prodotto precedente e dagli smartphone. Questo sistema viene normalmente utilizzato per dispositivi domotici e dispositivi senza schermo fisico, tipo router, ed è presente come funzionalità base sul Rabbit. Quindi il Rabbit è pensato per essere utilizzato insieme a un computer o smartphone.

Sempre tramite interfaccia web, è possibile collegare tutti i servizi su cui Rabbit R1 prende informazioni ed esegue interazioni intelligenti. Per il momento, in Italia sono disponibili Spotify (per ascoltare musica), Midjourney (per creare immagini) e Suno (per creare musica). Ho provato con un account Spotify free senza abbonamento e funziona perfettamente, anche se in teoria dovrebbe servire l’account premium.

Passiamo all’utilizzo: prima nota dolente, il sistema funziona solo in inglese e non è sicuro che verrà rilasciata la lingua italiana. Tramite delle scappatoie è possibile comunicare in italiano nella Terminal mode (comunicazione testuale) e far rispondere vocalmente il Rabbit in italiano, però con un accento stile Stanlio e Ollio. Quindi, se conoscete l’inglese, è ottimo perché funziona benissimo anche se non avete una pronuncia ottimale, ma se volete l’italiano sicuramente ci sarà da aspettare parecchio per l’aggiornamento perchè non è stato programmato in questi mesi.

Altra nota dolente: la rotellina per scorrere le informazioni sullo schermo è molto lenta (almeno per me) e non esiste nelle impostazioni una regolazione, però poi ci si abitua agevolmente.

Utilizzo: il sistema risponde molto bene alle domande ed è abbastanza veloce. La fotocamera è ottima, si attiva immediatamente e gira per scattare foto frontali molto velocemente. Quando scattiamo una foto, viene modificata dall’IA tramite la funzione Magic Cam, ottenendo immagini molto particolari, pixelate in stile retrò, davvero artistiche e belle, anche se non corrispondenti perfettamente alla realtà, soprattutto con i visi, che vengono molto cambiati nei lineamenti.

La fotocamera può essere usata per interagire con l’IA, identificare oggetti, compiere operazioni, fare traduzioni, ecc. Ogni cosa che scattate può essere sottoposta all’IA tramite domanda specifica e interattiva per eseguire operazioni specifiche.

Il Rabbit R1 si comporta molto bene matematicamente, riuscendo a risolvere problemi molto complessi, rendendolo ideale anche per un uso scolastico-professionale come assistente per svolgere operazioni matematiche tipo calcolatrice scientifica avanzata e coadiuvare studio o lavoro professionale.

Se avete qualche dubbio su un argomento, si può chiedere al Rabbit R1.

Le traduzioni dalle varie lingue sono molto semplici e immediate: basta attivare il traduttore e subito si ha la possibilità di tradurre. Il sistema è molto intuitivo e potente, quindi promosso anche per essere usato come traduttore internazionale.

I servizi collegati funzionano molto bene, però ci sono delle limitazioni in alcuni casi. Spotify e l’ascolto della musica sono fenomenali: basta attivare vocalmente e subito viene riprodotto disco, playlist, ecc. La canzone può essere messa in pausa e ripresa successivamente tramite tasto e rotellina. Lo streaming musicale è gestito veramente bene. La qualità dell’audio integrato non è eccelsa, però possono essere messe delle cuffie Bluetooth o casse esterne più potenti. Devo dire che la gestione della musica è molto più semplice e precisa dell’app Spotify stessa. Quindi, promosso per l’ascolto musicale.

In Italia non sono disponibili i servizi Uber e DoorDash, quindi c’è da aspettare per queste funzioni e non le ho provate.

Passiamo alle funzioni generative con Midjourney e Suno: basta dire al Rabbit cosa vuoi generare precisamente e crea immagini e canzoni. Però queste funzioni sono limitate rispetto alle versioni web di Midjourney e Suno. Quindi ok, si genera di tutto, ma non c’è un controllo approfondito su cosa si genera come avviene per il web, quindi il sistema deve essere ancora migliorato e perfezionato.

Ma passiamo veramente al motivo per cui fornisco una recensione positiva: oltre al fatto che non esiste niente di simile in commercio (assistente IA specifico che ti aiuta durante la giornata), per questo dispositivo l’azienda Rabbit ha creato un sito community dove poter dialogare e proporre spunti, risolvere problemi, ecc. Questo è un passo importante perché un dispositivo ancora molto acerbo può crescere veramente tanto con il supporto dei suoi utilizzatori. Inoltre, il sistema è pensato in modo che gli aggiornamenti siano molto rapidi: in questo momento vengono rilasciati ogni settimana di giovedì sera. Se lo sviluppo software prosegue così, si potranno avere bei risultati tra diversi mesi ed ottenere veramente un dispositivo molto utile e utilizzabile.

Punti negativi: il dispositivo viene spedito in Italia, ma non è presente ufficialmente l’italiano. Può essere impostato in italiano in modo non ufficiale (guarda il mio vecchio articolo per come fare nel blog), ma questa è una limitazione abbastanza grande.

Altro punto dolente è la batteria, troppo sottodimensionata: se si utilizza frequentemente il dispositivo, si scarica abbastanza velocemente.

Ecco cosa penso: il dispositivo è ancora molto “acerbo”, quindi se decidete di acquistarlo dovete essere pronti ad affrontare alcune problematiche software. Tuttavia, le potenzialità sono veramente elevate. Se lo sviluppo e il rilascio settimanale del software continueranno come sta avvenendo adesso, il dispositivo migliorerà notevolmente.


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di Claudio Ferri

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