L’idea che conosciamo solo il 5% dell’universo deriva dalla composizione cosmologica secondo il Modello Cosmologico Standard. Questo modello suggerisce che solo una piccola frazione dell’universo è costituita da materia ordinaria (barionica), mentre il restante è composto da materia oscura ed energia oscura, entrambe ancora poco comprese. Questo limite conoscitivo ha portato a riflessioni filosofiche e scientifiche sulla nostra comprensione della realtà.
La Limitazione della Conoscenza
La piramide della conoscenza DIKW (Dati, Informazioni, Conoscenza, Saggezza) è una metafora usata per illustrare come la trasformazione di dati in conoscenza sia fondamentale per comprendere il mondo. Tuttavia, questo modello è limitato e spesso non riesce a catturare la complessità dell’universo. La nostra conoscenza è spesso basata su ciò che possiamo osservare e misurare, lasciando ampi spazi inesplorati.
L’Intermedio Inesplorato
La nostra incapacità di analizzare “l’intermedio” che ci circonda è un altro aspetto critico. La psicologia e la filosofia suggeriscono che la mente umana è spesso limitata dalla sua stessa percezione e dai suoi pregiudizi, incapace di vedere oltre ciò che è immediatamente comprensibile. Questo limita la nostra capacità di comprendere fenomeni complessi e interconnessi che caratterizzano l’universo.
Conclusioni
La limitata comprensione dell’universo e la nostra incapacità di analizzare l’intermedio ci portano a riconoscere che le nostre teorie e convinzioni potrebbero essere incomplete o errate. La scienza continua a progredire, ma la nostra conoscenza rimane una piccola parte di un vasto e complesso universo.
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